GIOVANNI PAOLO PANINI
(Piacenza 1691 – Roma 1765)
Veduta di Roma innevata
Olio su tela
97,5 x 135 cm
Eseguito nel 1730
Opera unica nella produzione del grande vedutista piacentino: questa tela fu eseguita in occasione di un evento straordinario, ovvero la fitta nevicata che ammantò la città di Roma nel 1730, un fenomeno che provocò sconcerto, entusiasmo e divertimento nella popolazione e che rimase memorabile nei secoli. Il taglio della veduta è del tutto inedito anche per il Panini stesso, artista estroso e sempre ricchissimo di inventiva. Si tratta, cioè, di un raro caso di veduta riportabile a un luogo di osservazione circoscritto. È stato Ferdinando Arisi a riconoscere quel punto in un balcone del Palazzo Odescalchi che, all’epoca, era però di proprietà della famiglia Colonna. Lo studioso ne ha dedotto che dovettero essere proprio i Colonna a commissionare l’opera al Panini, a ricordo dell’evento. Il pittore imprime a questo dipinto una incomparabile vivacità e freschezza nelle figure dei personaggi che giocano a palle di neve, mentre l’immagine della città circostante si erge, se possibile, ancora più maestosa e solenne, culminando nella formidabile visione del Colosseo in lontananza che sembra porsi come un punto focale, oltre il quale si intravedono le montagne con una prospettiva lunghissima che esalta la vista e l’intelligenza di chi osserva l’opera stessa.
Il valore di queste ampie opere paesaggistiche sta dunque nel loro essere una documentazione storica e impareggiabile di come fosse la Città Eterna nel XVIII secolo. E in particolare, una veduta come questa diviene una testimonianza unica di un momento assolutamente straordinario.