GIOVANNI BOLDINI
(Ferrara 1842 – Parigi 1931)
Calesse trainato da un cavallo
Acquarello su carta
45 x 30 cm
Firmato e datato: Boldini 1905
Opera eseguita nel periodo di maggior fama del pittore italiano, oramai stabilitosi a Parigi in maniera definitiva. È proprio negli anni della cosiddetta Belle Epoque, che Boldini consolida maggiormente la sua celebrità, grazie principalmente ai suoi eleganti ritratti femminili, che in quel periodo erano una vera e propria moda fra le signore dell’alta borghesia francese. Nonostante questa reputazione Boldini non si limitava solamente ai ritratti, anzi non disdegnava affatto mettersi en plein air e ritrarre il mondo che lo circondava, come questo calesse trainato da un Baio lungo una strada della campagna francese.
Un soggetto che era comunque abbastanza inusuale nella produzione artistica di inizio Novecento, foca- lizzata principalmente sui piaceri della vita e sui lussi della borghesia. Ma non bisogna dimenticare il messaggio allegorico spesso celato fra le apparenti frivolezze della pittura Art Nouveau. A proposito di quest’opera è stata avanzata infatti un’ipotesi che si possa trattare di una rappresentazione visiva del più celebre passo della poesia “La cavalla storna” di Giovanni Pascoli, pubblicata all’interno della raccolta “I canti di Castelvecchio” nel 1903, due anni prima della realizzazione di questa carta. L’incedere lento e mesto di questo cavallo che trascina un calesse vuoto, in un’atmosfera dimessa, enfatizzata da tonalità scure e pacate, sembra difatti essere un omaggio alla celebre composizione del poeta romagnolo dove egli narra della morte del padre, avvenuta a seguito di un’aggressione da parte di ignoti, proprio sulla via di ritorno verso casa: “O cavallina, cavallina storna, che portavi colui che non ritorna…”.