Ritratto di Nerone
Marmo bianco
Alt. 42 cm
Metà I d.C.
L’imperatore Nerone fu quinto e ultimo imperatore della dinastia giulio-claudia, salito al potere nel 54 d.C., succedendo a suo padre adottivo Claudio; era discendente diretto di Augusto e della Gens Giulia, da parte della madre Agrippina Minore, figlia del generale Germanico.
L’opera della Fondazione ci mostra il volto dell’imperatore ancora giovanile, con appena accennate le corte basette, la capigliatura a calotta compatta scende sul viso con alcune ciocche parallele e ordinate che al centro della fronte si aprono a forcella. Gli occhi sono grandi e allungati lateralmente con cuscinetti sovraorbitali; le labbra sottili molto consunte sembrano chiuse. La tipologia del ritratto rientra, quindi, nel secondo tipo iconografico individuabile e collocabile cronologicamente al tempo della salita al trono. Un confronto persuasivo è possibile con un ritratto di Nerone nella collezione Ennetwies a Zurigo (H. Jucker – D. Willers, Gesichter, Griechische und römische Bildnisse aus Schweizer Besitz, Ausstellungskat, Bern 1983, 100 f. Cat. no. 40; I. Jucker, Skulpturen der Antiken-Sammlung Ennetwies, MAR 25, 1995, 23 f. Cat. no. 10 Pl. 21. 22). Altri esemplari si individuano nel Museo Archeologico di Mantova e al Musée du Louvre, che si differenziano però per la presenza delle basette più lunghe e alcuni elementi della frangia.
La superfice della scultura risulta corrosa, probabilmente per l’esposizione all’aperto, conservando comunque i tratti ben delineati del volto, il fascino dello sguardo e gli elementi caratteristici di questa tipologia di ritratto, di cui sono conosciuti ancora pochi esemplari antichi. Il ritratto della Fondazione Sorgente Group risulta, quindi, essere un valido contributo per conoscere l’evoluzione dell’immagine ufficiale dell’imperatore Nerone.