Coppia di trapezofori
Marmo pario
Alt. 71 cm
I d.C.
La coppia di trapezofori, proveniente dalla collezione dei Principi Colonna, mostra un rilievo ben delineato e presentano ognuno alle estremità due grifoni alati con robusta zampa e protome ferina spor- gente, mentre le ali dal piumaggio curvilineo si di- stendono lungo la superficie dei due blocchi marmorei terminando con due volute. I lati presentano incise due torce incrociate sul prospetto esterno e una corona di serti intrecciati su quello interno. Trapezofori figurati e con protomi ferine a animali ebbero ampia diffusione dapprima in ambiente ellenistico e poi nel mondo romano, come sostegno di tavoli disposti accanto alle klinai durante i banchetti. A partire dalla fine del I d.C. divengono elementi d’arredo nelle ricche dimore romane raggiungendo alcuni un elevato livello artistico con l’utilizzo anche di marmi pregiati, come nel nostro caso, o colorati, nella ricerca di emulare lo sfarzo delle residenze ellenistiche.
I trapezofori presentano due piccole integrazioni su una delle due zampe di entrambi risalenti alla seconda metà del XVIII secolo, proprio quando prese avvio la riscoperta e la fortuna dell’arte del mondo antico; infatti, ad elementi di arredo come questi, riprendendone forme, stilemi decorativi, valenze funzionali, si ispirò nella progettazione degli interni e degli arredi, Giambattista Piranesi (1720-1778), uno dei maggiori artefici della riscoperta del mondo antico in età neoclassica.