La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma festeggia i dieci anni di attività del Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo con molteplici iniziative che ne sottolineano la ricchezza delle collezioni e il legame con la città.
Non a caso è stato scelto come titolo dell’evento, aperto al pubblico dal 19 dicembre al 7 giugno del 2009, Scopri il Massimo. Un gioco di parole che allude, da un lato, alle continue scoperte archeologiche nella capitale, le quali accrescono con regolarità le collezioni museali e, dall’altro, alle sorprese che un museo, in questo caso Palazzo Massimo, può riservare al pubblico presentando sotto una luce diversa opere già note. Al Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo, quindi, c’è una storia sempre nuova da scoprire, come didascalizza la campagna ideata dall’agenzia pubblicitaria Armando Testa. L’iniziativa intenzionalmente non viene definita mostra, per mettere in risalto il concetto che un museo può offrire al pubblico un caleidoscopio di curiosità e dettagli riguardanti la cultura di Roma. L’anno scorso lo straordinario successo di pubblico e di stampa di Rosso pompeiano – che ha portato a Roma la pittura delle città vesuviane mettendole a confronto con la prestigiosa collezione di Palazzo Massimo – ha, nonostante tutto, rappresentato un’invasione pacifica e positiva del museo. Con Scopri il Massimo la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma mette l’accento sui tesori del museo e sulle tante storie che esso ha da raccontare, anche attraverso prestiti eccezionali di opere trovate nella città, alle quali si è aggiunta un’altra storia scritta da reperti usciti dai magazzini, restaurati, studiati e adesso allestiti per essere scoperti dal pubblico.
Arrivano dal Louvre gli affreschi e le iscrizioni della Tomba di Patron, dal nome del proprietario, un medico greco del I sec. a.C., sepolto nei pressi della via Appia Antica. I frammenti del monumento funerario dipinti, scolpiti e iscritti sono oggi conservati nel museo parigino, prestatore d’eccezione per uno degli eventi in Palazzo Massimo dal titolo Il paradiso in una stanza. Se in origine un intero registro rappresentava uno splendido giardino, probabile evocazione dei Campi Elisi, le parti giunte sino a noi riproducono una processione dei familiari e della servitù di Patron, e immagini di uccelli. Non a caso, quindi, questi affreschi sono adesso esposti accanto al più alto capolavoro di pittura di giardino dell’antichità: la Villa di Livia a Prima Porta.
Proprio queste pitture, che appartengono alla collezione permanente del museo – presentate con le novità sugli scavi e gli studi di botanica antica – si potranno ammirare sotto una nuova luce grazie a un impianto di illuminazione biodinamico che ripropone l’intensità della luce variabile a seconda delle differenti ore del giorno.
Nella sala di Augusto e delle tradizioni delle origini di Roma viene esposta per la prima volta la bellissima testa in marmo pario attribuita a Marco Claudio Marcello – nipote prediletto e successore designato di Augusto – della Fondazione Sorgente Group. L’inedito volto rappresenta Marcello diciassettenne, ma non si esclude che sia stato realizzato dopo la sua morte avvenuta all’età di venti anni, forse per una congiura di palazzo. Grazie alla disponibilità della Fondazione Sorgente Group, che con il suo Marcello arricchisce di un nuovo tesoro il patrimonio culturale del nostro paese, sarà possibile vedere per la prima volta i tre ritratti che rivelano le sembianze del giovane nipote di Augusto. Infatti la scultura è presentata insieme a quella straordinaria dei Musei Capitolini