IL RITRATTO DI GAIO CESARE ADULTO PER LA PRIMA VOLTA IN MOSTRA ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE
Roma, 20 dicembre 2013. Accanto alle sue tre opere archeologiche “Marcello”, “Lucio Cesare” e “Gaio Cesare”, la Fondazione Sorgente Group presenterà per la prima volta al pubblico il Ritratto di Gaio Cesare adulto nella mostra “Augusto” incentrata sull’imperatore romano, alle Scuderie del Quirinale fino al 9 febbraio. A partire da oggi, l’opera si affiancherà ai tre ritratti dei giovani principi designati alla successione imperiale, che sono una delle eccellenze della collezione di marmi antichi della Fondazione. L’opera, una testa in marmo alta 46 cm, che risale al I sec. d.C., appartiene alla Fondazione Sorgente Group e rappresenta Gaio Vipsanio Agrippa (20 a.C.), principe designato alla successione imperiale da Augusto, in età adulta come mostrano le fattezze del volto e la presenza della caratteristica barbula. Fratello di Lucio Cesare, era figlio di Marco Agrippa e di Giulia, figlia di Augusto, e fu anch’egli scelto per succedere ad Augusto insieme al fratello, dopo la morte di Marcello, figlio di Ottavia, assumendo l’appellativo Caesar. Nella sua veloce carriera divenne generale nel 1 a.C. e console nel 1 d.C., purtroppo morì nel 4 d.C. a Limyra in Licia all’età di 24 anni. La Fondazione Sorgente Group ha acquistato l’opera presso la casa d’aste Bonhams di Londra riuscendo, così, a riportare in Italia una delle sculture più pregevoli per la notevole resa formale e per il trattamento dei dettagli. “Riuscire ad acquistare queste rare opere – ha detto Paola Mainetti, Vicepresidente della Fondazione – è per noi una grande soddisfazione, anche perché dopo secoli di oblio e lontananza, questi ritratti potranno finalmente ritornare da dove sono partiti: a Roma”. Di altissima qualità formale, il ritratto è una variante di un tipo ritrattistico denominato “Modena-Campidoglio”, noto in base a più di una dozzina tra repliche e varianti: distintiva è la disposizione di corpose ciocche al centro della fronte, in numero che passa, tra gli esemplari del gruppo, da sei a quattro. Questo tipo ritrattistico potrebbe essere stato realizzato l’1 d.C., anno nel quale Gaio rivestì il consolato. L’importante acquisto è stato effettuato grazie al consiglio di Eugenio La Rocca, autorevole archeologo e ideatore della Mostra “Augusto”, e alla consulenza di Valentina Nicolucci, curatrice per l’archeologia della Fondazione Sorgente Group.
Gaio Cesare di Fondazione Sorgente Group in prestito alla mostra di Augusto
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