L’Ordine Domenicano conclude le celebrazioni del suo ottavo centenario con una mostra d’arte contemporanea ospitata nel complesso della Basilica di Santa Sabina, sede della Curia Generalizia dell’Ordine. Dal 23 novembre 2016, con inaugurazione ufficiale il 22, al 24 gennaio 2017, sarà così possibile ammirare le opere più significative dell’artista di fama internazionale Kris Martin, noto per la poliedricità della sua arte e del suo pensiero che utilizza più mezzi di espressione. Kris Martin, belga di origine, ha selezionato personalmente le opere in mostra, opere che coinvolgono i visitatori interpellandone l’intima sfera intellettuale ed emotiva. Oltre all’esposizione di Kris Martin, sarà possibile ammirare altre opere di artisti contemporanei, tutti membri della famiglia domenicana. Cinque fotografie monumentali di un giovane domenicano, Fratello Adam Rokosz, accoglieranno il visitatore all’esterno della basilica. All’interno, le più importanti personalità dell’Ordine Domenicano saranno rilette secondo canoni contemporanei attraverso diciassette stendardi appesi nelle navate laterali. Per l’occasione, il vicino Giardino degli Aranci accoglierà un’opera spettacolare di Kris Martin: “Altar”. Come è noto, lo storico luogo è stato recentemente rinnovato e “adottato” dalla Fondazione Sorgente Group, presieduta da Valter e Paola Mainetti, che sostiene l’iniziativa dei padri domenicani. E’ sotto il segno del dialogo con gli artisti che i Domenicani hanno scelto di concludere le celebrazioni del loro ottavo centenario. Un’iniziativa audace che si colloca nella tradizione dell’Ordine dei Predicatori segnata da un forte legame con la creazione artistica, basti pensare all’opera magistrale di Fra Angelico, o più recentemente al convento dell’Arbresle che l’architetto Le Corbusier costruì per i Domenicani in Francia, oppure alla cappella di Vence, sempre in Francia, pensata da Henri Matisse per le religiose domenicane. Il Maestro dell’Ordine dei Predicatori, fr. Bruno Cadoré, 86° successore di San Domenico di Guzmán, evidenzia l’esigenza della ricerca, attraverso il dialogo, di nuove vie verso la verità. I Domenicani, spiega, hanno un legame quasi vitale con l’arte, probabilmente perché hanno un legame vitale con la ricerca della verità. Il titolo della mostra, “Auguri”, evoca non solo gli auguri che si scambiano ma anche i presagi che, secondo una leggenda, Remo avrebbe visto sull’Aventino, la collina romana dove si trova appunto la basilica paleocristiana Santa Sabina, basilica affidata dal Papa a San Domenico nel 1220. “Auguri”, dunque, perché una festa di compleanno ha senso solo se unisce storia, presente e futuro.
Fondazione Sorgente Group contribuisce alla mostra “Auguri” nel complesso domenicano di Santa Sabina, all’Aventino
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