INAUGURATA LA MOSTRA DELL’ATHENA NIKE E MARMI GRECI Roma, 6 febbraio 2013. Fino al 3 agosto è aperta al pubblico la mostra “Athena Nike: la vittoria della dea. Marmi greci del V e del IV secolo a.C. della Fondazione Sorgente Group” nello Spazio Espositivo Tritone a Roma. La statua del 430 a.C. mostra il suo aspetto originario con suggestive proiezioni tridimensionali. Paola Mainetti, Vicepresidente della Fondazione Sorgente Group, spiega: “Il progetto multimediale nasce dall’idea di trasmettere e rendere fruibile il grande capolavoro dell’Athena Nike al pubblico, regalando così un’emozione inaspettata e scoprendo l’arte greca in una forma più comprensibile”. La ricostruzione virtuale è realizzata da Paco Lanciano con la sua equipe di Mizar, grazie a sofisticati procedimenti informatici e installazioni illuminotecniche e audio e si basa scientificamente sull’accurato studio delle ipotesi ricostruttive e iconografiche della scultura del Prof. Eugenio La Rocca. “Nel passato la statua – spiega La Rocca – era una scultura votiva, collocata su una colonna o pilastro, a circa 5 metri di altezza, all’interno di un santuario attico o di ambiente filo-ateniese, atterrava su uno sperone di roccia per celebrare le vittorie dell’esercito”. Continua La Rocca: “Nella mano sinistra doveva tenere una corona di alloro o ulivo destinata al vincitore della battaglia, mentre nella destra un ramo di palma. La tradizionale egida, collocata sul petto completava e caratterizzava la dea come Athena, mentre le ali la connotavano come una Nike. È possibile che in età augustea l’Athena Nike di Fondazione Sorgente Group sia stata trasferita dalla sua sede originaria a Roma, dove venne restaurata”. Claudio Strinati, Direttore Scientifico della Fondazione Sorgente Group: “Ho sposato subito il progetto per la sua novità, poiché unisce innovazione tecnologica e mondo della cultura per mostrare un prodotto di facile comprensione”. Un filmato didattico documenta la realizzazione dei modelli tridimensionali della statua e ne approfondisce gli aspetti archeologici di realizzazione della superficie. E’ realizzato dalla Sema di Sergio Fontana. Il coordinamento e la cura artistica della mostra sono di Paola Mainetti, Vicepresidente della Fondazione Sorgente Group, supportata da Valentina Nicolucci, curatrice per l’Archeologia. Da evidenziare infine che data l’eccezionalità dell’opera il Ministero per i Beni e le attività culturali ha deciso di sottoporre la statua a vincolo di tutela. Il viaggio nell’antichità continua poi nello Spazio Espositivo Tritone, con due lekithoi ed una louthrophoros in marmo pentelico databili nel primo trentennio del IV secolo a.C., tutte con scena a rilievo conservata. L’esposizione di questi tre vasi marmorei all’interno di un’unica collezione privata rappresenta un caso unico, visto che gli esemplari esistenti in musei e di proprietà privata sono solo una decina in Italia. La lekythos integra è stata infatti sottoposta a decreto di notifica dal Ministero per i Beni e le attività culturali. Verrà pubblicato un catalogo descrittivo delle opere esposte a cura del Prof. Eugenio La Rocca, che vedrà la partecipazione di numerosi studiosi del mondo accademico (Eugenio La Rocca, Elena Ghisellini, Massimiliano Papini, Matthias Bruno, Alessandra Avagliano) edito da De Luca editore. L’apertura al pubblico è prevista nei giorni martedì e giovedì, alle ore 10.30, 12.30, 15.30, 17.30 su appuntamento (contatti: +39 06.90219051, segreteria@fondazionesorgentegroup.com).
Athena Nike: la vittoria della dea
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