Presentato a Palazzo Braschi, dove è in corso la mostra dei costumi di scena mixata all’arte del tempo, un volume che ricostruisce aneddoti e personaggi legati al nuovo modello di Teatro dell’Opera costruito per ospitare il melodramma nella Capitale, in sintonia con l’importante architettura dei palazzi vicini
Roma, 18 dicembre 2017. Nella cornice di Palazzo Braschi, dove è in corso la mostra dei costumi di scena, viene presentato il volume “Teatro dell’Opera di Roma”, a cura del Sovrintendente Carlo Fuortes, edito da Electa, che ricostruisce la storia del Teatro a partire dal 1880, anno in cui l’imprenditore Domenico Costanzi coronava il suo sogno di dotare la Città Eterna di un teatro degno della sua importanza. Introdotto da Claudio Strinati, il volume contiene contributi di Francesco Reggiani, Responsabile dell’Archivio Storico del Teatro dell’Opera, ed è stato promosso da Valter e Paola Mainetti, mecenati del Teatro attraverso la Fondazione Sorgente Group.
L’excursus propone protagonisti e aneddoti relativi a quasi un secolo e mezzo di storia, grazie ai materiali rinvenuti nel corso della riorganizzazione dell’Archivio Storico e non trascura nessuna delle varie fasi del Teatro. Si parte dal Teatro Costanzi (1880-1926), inaugurato con la Semiramide di Rossini, che diventa Teatro Reale dell’Opera (1928-1946) fino alla rinascita degli ultimi anni, dopo un periodo di difficoltà amministrative. Il volume tratta anche le scelte progettuali di Domenico Costanzi, che distinguono il teatro dai suoi omologhi Tordinona, Valle e Argentina, per creare un nuovo modello di armonia e imponenza. Il Teatro dell’Opera nasce infatti con uno stile architettonico più in linea con i palazzi del governo che stavano sorgendo nei dintorni, come la sede del Ministero dell’Interno. L’edificio, frutto di un’iniziativa privata, si sviluppa in sinergia con il Pubblico, con modalità che oggi stanno tornando in auge nella costruzione delle grandi opere.
Nel corso della presentazione, gli interventi di Carlo Fuortes, Sovrintendente Teatro dell’Opera di Roma, Valter Mainetti, Presidente Fondazione Sorgente Group, Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino e Claudio Strinati, storico dell’arte e Direttore Scientifico Fondazione Sorgente Group, richiamano l’attenzione verso una forma d’arte di grande impatto anche popolare, come quella del melodramma, che il volume sulla storia del Teatro dell’Opera di Roma documenta, e che a metà tra musica, teatro e canto ha avuto nel passato la stessa funzione sociale unificante dei film e delle serie televisive.
“Siamo particolarmente onorati – rileva Paola Mainetti, Vice presidente della Fondazione Sorgente Group – di aver contribuito alla realizzazione del volume sullo storico Teatro Costanzi e sull’attività della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma. Il rilancio della nostra cultura nasce proprio dal ricordo della storia, come quella del Teatro, che ha visto trascorrere epoche, mode e rivoluzioni, sempre pronto ad offrire quanto di più bello l’uomo possa realizzare artisticamente”.
Sempre a Palazzo Braschi, fino all’11 marzo prossimo, la Mostra “Artisti all’Opera – Il Teatro dell’Opera di Roma sulla frontiera dell’arte da Picasso a Kentridge 1880-2017” celebra il rapporto del Teatro con i più grandi artisti del Novecento attraverso opere di Picasso, Guttuso, De Chirico, Afro, Burri, Manzù, Ceroli, Pomodoro, fino a Kentridge. Il percorso comprende scene e costumi di questi grandi artisti, piccoli capolavori inusuali, bozzetti, figurini, maquette che ricostruiscono la storia del Teatro.